17Febbraio2017

Anticipo pensionistico per lavoratori precoci e per chi svolge mansioni usuranti

Lavoratori precoci: le precisazioni dell’Inps
La legge di stabilità introduce la possibilità per i lavoratori che hanno iniziato a lavorare prima dei 19 anni, di accedere alla pensione anticipata con 41 anni di contribuzione, indipendentemente dall’età anagrafica, a partire dal 1° maggio.
Possono accedere alla pensione anticipata i lavoratori dipendenti e autonomi iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria e alle sue forme sostitutive, con almeno 1 anno di contribuzione per periodi di lavoro effettivo svolti prima del compimento dei 19 anni. Inoltre devono trovarsi in una delle seguenti condizioni:
1) essere in stato di disoccupazione involontaria ed avere concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione spettante da almeno tre mesi;
2) assistere, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità;
3) avere una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74%;
4) essere lavoratori dipendenti occupati nelle professioni “gravose” (indicate all’allegato E della legge di stabilità) da almeno sei anni in via continuativa o nelle attività lavorative per le quali è richiesto un impegno tale da rendere particolarmente difficoltoso e rischioso il loro svolgimento in modo continuativo;
5) essere lavoratori addetti a lavorazioni usuranti di cui all’art.1, commi 1, 2 e 3, del D.Lgs. 67/2011.
 
Le attività gravose
L’allegato E alla Legge di stabilità 2017 indica come attività gravose quelle svolte da:
- Operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;
- Conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
- Conciatori di pelli e di pellicce;
- Conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
- Conduttori di mezzi pesanti e camion;
- Personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
- Addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
- Insegnanti della scuola dell’infanzia e educatori degli asili nido;
- Facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati;
- Personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
- Operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti.

Per poter procedere all’invio della domanda bisogna prima attendere l’emanazione del decreto attuativo e delle circolari applicative.

No al cumulo della pensione con redditi da lavoro
I lavoratori precoci che sfrutteranno il nuovo requisito per accedere alla pensione di anzianità non potranno possedere redditi da lavoro (dipendente o autonomo) nel periodo di tempo corrispondente all’anticipo ottenuto. Esempio: se un uomo ottiene uno sconto di 1 anno e 10 mesi, per quello stesso intervallo di tempo non può cumulare la pensione con redditi da lavoro.

Buonuscita per i lavoratori pubblici
L’anticipo della pensione dei dipendenti pubblici, per la riduzione del requisito contributivo, non comporta un analogo anticipo del trattamento di fine rapporto (Tfr) o di fine servizio (Tfs). In altri termini, dal 1° maggio i lavoratori pubblici precoci e appartenenti a una categoria svantaggiata potranno andare in pensione di anzianità con 41 anni di contributi, a prescindere dall’età, ma riceveranno la buonuscita dopo 1 anno e 10 mesi se uomini e dopo 10 mesi se donne, cioè al compimento del requisito anagrafico richiesto dalla Legge Fornero.

Per qualsiasi ulteriore chiarimento, gli uffici del Patronato 50&Più Enasco (Brescia, via Bertolotti, 1 - 2° piano, tel. 030.3771785) sono a disposizione.

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