Cresce la spesa per le pensioni
È quanto emerge dalla rilevazione annuale sui trattamenti pensionistici e sui loro beneficiari condotta da Istat e Inps, a partire dai dati dell’archivio amministrativo - Casellario centrale dei pensionati - dove sono raccolte le informazioni sulle prestazioni pensionistiche erogate da tutti gli enti previdenziali italiani, pubblici e privati.
Quanto ai livelli degli assegni, per 2.037.701 pensionati l'assegno non ha superato i 500 euro e per 4.515.520 non ha superato i 999 euro mese. Il 39,1% invece ha percepito una pensione tra i 1.000 e i 2.000 euro e il 14,4% ha ricevuto tra i 2.000 e i 3.000 euro mentre è il 6,1% ad aver superato quota 3.000 e l'1,4% oltre i 5.000 euro al mese. Sale comunque l'importo medio annuo che nel 2014 è cresciuto del 2,1%, 245 euro in più pari a 11.943 euro.
I dati Inps mostrano poi che le donne rappresentano il 52,9% dei pensionati e percepiscono in media 14.283 euro contro i 20.135 euro degli uomini mentre è la metà delle donne ad aver ricevuto meno di mille euro al mese a fronte del terzo maschile.
Sono le pensioni di vecchiaia ad assorbire circa il 70% della spesa complessiva. Seguono quelle ai superstiti (14,9%) e le pensioni assistenziali (8%) mentre più contenuto risulta il peso delle pensioni di invalidità (5,6%) e di quelle indennitarie (1,6%).
Complessivamente comunque il numero dei pensionati 2014 registra un calo di circa 134 mila posizioni rispetto all'anno precedente. Infatti i nuovi pensionati che hanno cominciato a percepire l'assegno nel 2014 sono stati 541.982 mentre in 675.860 hanno cessato di incassare la pensione. Peraltro per i nuovi pensionati, calcola ancora l'Inps, l'assegno medio è più leggero, visto che si è attestato a 13.965 euro, inferiore a quello dei cessati che era stato pari a 15.356 e a quello dei pensionati sopravviventi (17.146 euro). Quasi un quarto dei pensionati (23,3%), inoltre, ha meno di 65 anni, la metà (51%) tra i 65 ed i 79 anni mentre il 24,9% 80 anni e più. Due terzi dei pensionati (66,7%) sono titolari di una sola pensione, un quarto (25,4%) ne percepisce due mentre il 7,8% è titolare di almeno tre pensioni.
Se si rapporta il numero dei pensionati alla popolazione occupata, nel 2014 in Italia ci sono 71 pensionati ogni 100 occupati. Il carico relativo è maggiore nel Mezzogiorno - dove il rapporto è di 86 pensionati ogni 100 occupati - mentre è più contenuto nelle regioni settentrionali, dove il rapporto di dipendenza è di 66 a 100.
A livello nazionale, tra il 2004 e il 2014 il rapporto di dipendenza è rimasto sostanzialmente stabile, passando da 72 a 71 pensionati ogni 100 occupati. Una dinamica di decrescita si osserva per il Nord e per il Centro mentre nel Mezzogiorno l’indicatore cresce, passando da 78 a 86 pensionati ogni 100 occupati, principalmente a causa del forte calo degli occupati negli anni della crisi.