SISTRI, soppressione dal 1° gennaio 2019
A partire dal 1° gennaio 2019 viene soppresso il sistema di tracciabilità dei rifiuti Sistridi cui all'art.188-ter del D.Lgs. 3 aprile 2006, n.152 e, conseguentemente, non sono più dovuti i contributi annuali previsti. Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare intende definire un nuovo sistema al fine di superare tutte le criticità che il vecchio Sistri ha sempre mostrato fin dalla sua introduzione nel 2010 con il D.Lgs. 3 dicembre 2010, n.205.
La definizione di un nuovo e più efficiente sistema di tracciabilità si pone nell'ottica di dare attuazione alle disposizioni della Direttiva (UE) 2018/851 del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 maggio 2018 (che modifica la direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti) la quale, tra le altre cose, prevede che gli Stati membri stabiliscano "un efficace sistema di controllo della qualità e di tracciabilità dei rifiuti urbani". Il modello di sistema che è in corso di definizione prevede una digitalizzazione degli attuali adempimenti cartacei (FIR e Registri di Carico e scarico) nonché l'organizzazione e la gestione diretta del sistema da parte del Ministero stesso.
A fronte della soppressione del sistema Sistri, e in attesa del completamento del processo di digitalizzazione e della piena operatività dello stesso, dal 1° gennaio 2019 i soggetti tenuti a effettuare la tracciabilità dei rifiuti mediante il Sistri effettueranno tali adempimenti secondo il sistema tradizionale "cartaceo" (di cui agli artt.188, 189, 190 e 193, nel testo previgente alle modifiche apportate dal D.Lgs. 3 dicembre 2010, n.205), potendo tuttavia avvalersi delle modalità di trasmissione dati "digitali" previste dall'art.194-bis del D.Lgs. 3 aprile 2006. Si garantisce così una piena continuità in riferimento alla tracciabilità dei rifiuti, evitando qualsiasi "vuoto normativo" e consentendo altresì agli operatori di utilizzare modalità di adempimento degli obblighi di tracciabilità già vigenti e conosciuti da tempo.