2Febbraio2018

Sicurezza alimentare, salmone affumicato

Anzitutto vale la pena specificare che l’affumicatura è una tecnica di conservazione, la cui temperatura di lavorazione non consente di ritenere “cotto” l’alimento sottoposto a tale processo.

La tecnica dell’affumicatura “a freddo” - tipica del salmone selvatico dell’Atlantico o del Pacifico e del salmone d’allevamento - avviene ad una temperatura generalmente non superiore ai 60°, ragione per cui il pesce così trattato rientra nel regime prescritto per la preparazione alimentare a base di pesce crudo o “praticamente crudo”.

Come noto, le prescrizioni concernenti il trattamento sanitario di tali prodotti stabiliscono che l’esercente che intende servire pesce crudo o praticamente crudo può:

• approvvigionarsi di un prodotto già sottoposto a trattamento di bonifica preventiva. Tale stato dovrà essere dichiarato dal venditore sulla confezione o sulla documentazione commerciale di vendita con la dizione “conforme alle prescrizioni del regolamento CE 85372004, allegato III, sezione VIII, capitolo 3, lettera D, punto 3” e all’esercente spetterà conservare la suddetta certificazione ed esibirla alle autorità di controllo in caso di richiesta;

• in alternativa, può acquistare il prodotto fresco e sottoporlo in azienda al trattamento di bonifica preventiva tramite congelamento a temperatura di - 20°C sino al cuore del prodotto per almeno 24 ore. In questo caso l’esercente dovrà osservare scrupolosamente le prescrizioni fornite dal Ministero della Salute nella Circolare 4379 del 17 febbraio 2011.

Confcommercio Brescia2025-03-12
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